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29 07 2013 | Rimini | Maggiori oneri V peep domani nel consiglio chiesto da Pdl. Moretti su volantino Pd

Lunedì, 29 Luglio 2013

mattoneRimini | Maggiori oneri V peep (e abusivismo commerciale) domani nel consiglio chiesto dalla minoranza. Moretti su volantino Pd

 

Doppio consiglio comunale tematico. Domani a Rimini si parlerà di maggiori oneri a carico dei condomini del V peep (le case popolari al parco Ausa) e di lotta all'abusivismo commerciale, su cui da tempo i consiglieri di minoranza battagliano costringendo la giunta a commissioni e aule non messe in preventivo. "Per il V peep sarà il giorno della verità", promette il consigliere Pdl Giuliana Moretti. Suoi e del collega di partito Nicola Marcello gli ordini del giorno in votazione. "Abbiamo seguito la vicenda fin dall'inizio pensando che vi potesse essere uno spazio di trattativa con l'amministrazione, che potesse arrivare a rendersi conto che le richieste onerose fatte ai cittadini del V peep in questo momento storico e a distanza di più di trent'anni sono esagerate e per molti impraticabili e che ridimensionando la richiesta, la dove è possibile, si potessero anche introitare risorse utili a risolvere gli annosi problemi infrastrutturali e ambientali che la città presenta. Invece fino ad oggi il sindaco e la giunta si sono mostrati sordi e decisi a proseguire per la propria strada".
La questione riguarda i proprietari dei 1.100 circa appartamenti di edilizia residenziale pubblica (più o meno 3.500 persone) che si sono visti recapitare richiesta da parte del Comune di Rimini del recupero formale dei maggiori oneri d’esproprio, la differenza tra quanto il Comune ha dovuto sostenere per l’acquisizione delle aree su cui furono costruite le abitazioni e il costo che i concessionari pagarono all’epoca. Tutto ha avuto origine da una sentenza della Corte costituzionale che ha riconosciuto, appunto, maggiori oneri di esproprio, che il Comune ha chiesti dopo decenni agli inquilini. si parla di cifre che vanno dai 2mila a 9mila euro (ci sarebbe anche, ma è facoltativa a non obbligatoria per i cittadini, la questione del diritto di superficie da tramutare in proprietà: da 35mila a 50mila euro). Adesso l’operazione recupero maggiori oneri sembra non sia più rinviabile (a settembre il credito andrebbe in prescrizione) perché ciò, spiegano da palazzo Garampi, costituirebbe un danno economico verso il Comune cui sarebbero chiamati a rispondere gli amministratori comunali che hanno l’obbligo di tutelare il patrimonio e le finanze pubbliche. I consiglieri del Pdl hanno iniziato chiedendo una commissione d'indagine sulla vicenda per chiarire modalità, tempistiche e quantificazioni delle maggiori somme richieste ai cittadini, hanno chiesto un ricalcolo delle somme secondo parametri più equi per il passaggio da diritto di superficie a diritto di proprietà (il Comune si è rifatto a quelli dell'osservatorio immobiliare nazionale, poco affini alle caratteristiche dell'edilizia residenziale pubblica) e, infine, un consiglio.
Difficile che domani in aula si arrivi ad un accordo in favore dei cittadini interessati (420 di essi, infatti, si stanno già organizzando per fare ricorso contro il Comune), secondo Giuliana Moretti, soprattutto dopo "il ridicolo volantino recapitato ai cittadini del V peep", da parte del circolo Pd della Grotta Rossa. Un volantino in cui a un certo punto si chiede alla giunta di ritirale la delibera, o, perlomeno, di andare a contrattare con gli inquilini le somme dovute. Un messaggio che Moretti liquida con poche parole. "E' il solito gioco delle parti che la sinistra mette in atto tutte le volte che vuole rifilarla ai cittadini. Il partito Pd che gioca la parte del buono e l'amministrazione che è sempre del Pd ma che fa il cattivo. Tentando di contenere il danno dal punto di vista della perdita di consenso. Il bello è che il circolo Ausa – Grotta rossa è lo stesso a cui è iscritto il sindaco Gnassi. Spero non siano tanti gli ingenui che cadranno nella trappola. Alcuni consiglieri hanno dichiarato che presenteranno un ordine del giorno sulla falsa riga del nostro che chiede di ritirare in sede di autotutela la delibera e di rivalutarla. Vedremo se sarà così, se avranno il coraggio di votare un odg che va contro le decisioni del già nervosetto sindaco Gnassi".


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